giovedì 23 giugno 2011

IL TAGLIO DI CODE E ORECCHIE AI CANI E’ VIETATO. SONO PRATICHE DA PERSEGUIRE LEGALMENTE

Aldilà delle posizioni di merito, favorevoli o contrarie, il taglio delle code e il taglio delle orecchie dei cani, l’esposizione e la commercializzazione di questi cani, sono vietate e quindi da perseguire da parte delle Forze di Polizia e dei medici veterinari di sanità pubblica. E non bastano, né basteranno, note interpretative o atti unilaterali e singoli del Ministero della Salute o di altri Ministeri a cambiare ciò che è superiore, peraltro, di una Legge nazionale o di una Ordinanza ministeriale. 
Ormai, infatti, vista la ratifica, senza riserve, della Convenzione del Consiglio d’Europa e la dovuta conseguente Ordinanza ministeriale in vigore, queste pratiche – che rappresentano per valutazione medico veterinaria un maltrattamento agli animali, come espresso ancora recentemente e ufficialmente dalla Federazione Nazionale degli Ordini Veterinari Italiani – sono da perseguire anche legalmente.
E’ necessario menzionare per chiarezza quali sono gli unici strumenti giuridici effettivamente in vigore, così da spazzar via interpretazioni non fondate in diritto e possibili, volute, confusioni: 
a)con Legge 4 novembre 2010, n.201 Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 283 del 3-12-2010, l’Italia ha fatto propria tale Convenzione, senza riserve (possibilità prevista dall’articolo 21 della Convenzione, di cui si sono avvalsi solo alcuni Paesi, una minoranza, nove, rispetto a quelli aderenti alla Convenzione stessa, ventitre, proprio sul tema dei tagli di code e orecchie dei cani) . Lo strumento di ratifica della Convenzione è stato depositato il 19 aprile scorso e, quindi, ai sensi della stessa Convenzione, tale norma è eseguibile dal settimo mese successivo ovvero dal 1° novembre prossimo. 
Compreso l’articolo 10 che recita: 
“1. Gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi debbono essere vietati, in particolare: 
a) il taglio della coda; 
b) il taglio delle orecchie; 
c) la recisione delle corde vocali; 
d) l’esportazione delle unghie e dei denti. 
2. Saranno autorizzate eccezioni a tale divieto solamente: 
a) se un veterinario considera un intervento non curativo necessario sia per ragioni di medicina veterinaria, sia nell’interesse di un determinato animale; 
b) per impedire la riproduzione. 
3. a) gli interventi nel corso dei quali l’animale proverà o sarà suscettibile di provare forti dolori debbono essere effettuati solamente in anestesia e da un veterinario o sotto il suo controllo; 
b) gli interventi che non richiedono anestesia possono essere praticati da una persona competente in conformità con la legislazione nazionale.” 
c)in conformità a tale Convenzione è stata dovutamente modificata dal Ministero della Salute l’Ordinanza sull’aggressività dei cani con la nuova pienamente in vigore dal 13 maggio scorso con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, n. 110, l’Ordinanza 22 marzo 2011 “differimento del termine di efficacia e modificazioni dell’ordinanza del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali 3 marzo 2009, concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressioni dei cani”. 
Tutti quindi devono prendere atto dell’efficacia, qui e ora, dell’Ordinanza comprese le sue novità su questo punto, cioè: “all'art. 2, comma 1: - la lettera d) è sostituita dalla seguente: (Sono vietati) «d) gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi in conformita' all'art. 10 della Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, ratificata con la legge 4 novembre 2010, n. 201;»; 

La Nota del Ministro della Salute Fazio del 21 marzo scorso non ha potuto modificare tale previsione di legge e, ora, anche di Ordinanza ministeriale. Anche perché le eventuali eccezioni riguardano, in maniera tassativa, il singolo cane, non “razze canine”, e con assunzione di piena responsabilità morale e giuridica del medico veterinario che pratica e certifica l’eventuale taglio, e solo per il benessere del singolo cane stesso. 
Anche per questo punto “- alla lettera e), dopo la parola «vendita» e' aggiunta laseguente: «, l'esposizione»” la Nota diffusa dal Direttore Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute il 19 maggio u.s. è illegittima poiché il testo del comma e) dell’articolo 2 dell’Ordinanza ministeriale vigente nel fissare il divieto di esposizione dei cani “tagliati” ha carattere generale e non è previsto alcun tipo di limite o esclusione. Il limite temporale diffuso con la nota dalla Direzione Generale del Ministero, per permettere l’esposizione di cani con coda o orecchie tagliate, non trova alcun fondamento nella richiamata Ordinanza. Tanto più che le esposizioni sono finalizzate quasi esclusivamente alla vendita o comunque alla commercializzazione, fattispecie già vietate dalla precedente Ordinanza ministeriale e confermate nell’ultima vigente. 
Tutti gli ambiti indipendenti sono concordi da alcuni anni, in Italia e nel mondo, a definire il taglio di code e orecchie dei cani, un maltrattamento e come tale, nel nostro Paese, perseguibile ai sensi del Codice penale e del Codice deontologico della professione medico veterinaria. 
Per i cani, come si può leggere in qualsiasi testo di etologia, coda e orecchie sono un importantissimo strumento di comunicazione, proprio come per l’uomo le parole e i gesti. La coda è infatti un segnale visivo molto rilevante con il quale il cane indica i propri stati emozionali quali sottomissione, aggressività o invito al gioco ad esempio sia nei confronti degli altri animali sia nei confronti dell’uomo. 
Appena qualche mese fa al Consiglio dei Ministri e alla stampa, il Ministro della Salute Fazio e il Ministro degli Esteri Franco Frattini, hanno illustrato la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla protezione degli animali da compagnia che contiene il divieto di taglio di code e orecchie dei cani. 
Spiace che ora, contro il benessere degli animali e della professione medico veterinaria, siano giunte forzature per tentare improbabili e illegittime marce indietro, ora non più possibili. 
Le Forze di Polizia e i veterinari di sanità pubblica vigilino e intervengano se necessario. La vergogna del taglio delle code e delle orecchie dei cani deve essere un capitolo chiuso per l’Italia. (26 maggio)
 pubblicata da ENPA - Ente Nazionale Protezione Animali 

domenica 13 febbraio 2011

BOCCONI AVVELENATI: come comportarsi in caso d’ingestione.

Una delle principali cause di morte dei cani e dei gatti della nostra penisola, è la presenza di bocconi avvelenati.
Ecco come difendere i nostri amici a 4 zampe!
VELENI: COSA E’ UTILE SAPERE E COSA FARE
I veleni usati per la preparazione di esche e bocconi sono tanti e quasi tutti potenzialmente mortali.
E’ bene ricordare che:
1) la velocita’ di azione dei veleni non e’ uguale per tutti i tipi di veleno:
- certi tipi di veleni hanno un effetto pressoche’ immediato (es. Stricnina) e quando i sintomi cominciano a manifestarsi, spesso purtroppo e’ gia’ troppo tardi.
- altri tipi di veleno (es. Topicidi rodenticidi) hanno esordio lento e subdolo, anche 48-72 ore dopo l’ingestione, con sintomi vaghi di debolezza, perdita dell’appetito, anemia, ecc.
2) la gravita’ dei sintomi e’ dipendente da:
- dose del veleno cioè quantità di veleno assunto
- peso e mole dell’animale che assume la dose del veleno
- tipo di veleno
- tempo trascorso dal momento dell’ingestione del veleno
QUANDO PREOCCUPARSI?
Preoccupatevi subito se notate che il vostro cane durante una passeggiata si ferma a mangiare qualcosa che ha trovato in mezzo alla vegetazione o all’interno di sacchetti lasciati sul terreno, sopprattutto se poi rapidamente inizia a perdere l’equilibrio, ad avere difficolta’ a sostenersi sulle zampe, a presentare salivazione intensa, a respirare affannosamente, a manifestare tremori generalizzati o adavere convulsioni.
COSA FARE?
Cercate immediatamente di procurargli il vomito, perche’ fargli espellere il boccone avvelenato e’ l’unica maniera per tentare di salvarlo.
COME FARE?
PER FAR VOMITARE IL CANE SOMMINISTRATEGLI PER VIA ORALE:
- ACQUA CON SALE FINE DISCIOLTO (= soluzione salina soprasatura) aggiungere quantità progressive di sale fine in un bicchiere d’acqua mescolando bene fino a che rimane sale non disciolto sul fondo del bicchiere; far bere al canefino a che non inizia ad avere sforzi di vomito OPPURE
- ACQUA OSSIGENATA A 10 VOLUMI (quella che si usa per la medicazione delle ferite) far bere al cane nella dose di circa 1 ml di acqua ossigenata per ogni Kg di PESO del CANE
VI CONVIENE AVERE SEMPRE CON VOI UNO DI QUESTI DUE EMETICI IN CASO DI SCAMPAGNATE, DAL MOMENTO CHE ORMAI LA MAGGIOR PARTE DELLE ZONE E’ A RISCHIO PER QUEL CHE RIGUARDA LA PRESENZA DI BOCCONI AVVELENATI.
PER FAR VOMITARE IL CANE: 
non tentare di far vomitare il cane mettendogli le dita in gola: e’ un sistema non solo poco efficace ma anche rischioso perche’ il cane potrebbe mordervi involontariamente, soprattutto se ha gia’ tremori e contrazioni.
Aspirare la soluzione salina o l’acqua ossigenata con una siringa senz’ago da 5 ml o, meglio, da 10 ml, sollevare il labbro superiore del cane da un lato e appoggiare il beccuccio della siringa appena dietro i denti canini, dove in tutti i cani e’ presente uno spazio libero da denti.
Non cercare di tener aperta la bocca a forza, ma tenere il muso appena sollevato verso l’alto e premere lo stantuffo della siringa spingendo poco alla volta nella bocca del cane il contenuto della siringa stessa. Si evitera’ cosi’ il rischio che il liquido vada di traverso e provochi polmonite ab ingestis.
Si puo’ eventualmente ripetere la somministrazione dopo 10-15 minuti se con la prima dose non siamo riusciti a provocare il vomito.
In ogni caso poi si deve portare rapidamente il cane dal veterinario, che approntera’ tutte le terapie necessarie e specifiche in relazione al tipo di veleno assunto.
Nota: quanto riportato si rivolge in particolar modo ai possessori di cani; questi, infatti, sono gli animali d’affezione piu’ esposti al rischio avvelenamento.
Per saperne di più:
www.bocconiavvelenati.it
Grazie a Barbara Glaviano

mercoledì 26 gennaio 2011

SPERI-MENTIAMO: "Il fatto che la stessa sostanza possa essere dichiarata inoffensiva o cancerogena a seconda della specie animale utilizzata, fa della sperimentazione animale LO STRUMENTO PER ECCELLENZA PER COMMERCIALIZZARE OGNI TIPO DI PRODOTTO, anche se pericoloso, e per mettere a tacere le vittime che osassero fare causa al produttore" (Claude Reiss, fisico e biologo cellulare, ex direttore di laboratorio al CNRS di Parigi e docente di Biochimica all'Università di Lille, fondatore di Antidote Europe).
Immagine: Banksy.


D'un lato la UE finanzia commoventi filmati come questo, sull'amore dovuto a tutti gli esseri viventi. Dall'altro, promuove Direttive a favore dei potentati chimici e della cosmesi che massacrano gli animali in test inutili e controproducenti.
Proprio perché "SIAMO TUTTI COINVOLTI" fermiamo i TEST PER I COSMETICI!http://www.thepetitionsite.com/298/stop-animal-testing-for-cosmetics/




lunedì 3 gennaio 2011

Animali, LAV: ecco il vero oroscopo del 2011

on uno dei tanti oroscopi classici del periodo. Una previsione comunque sì. Anche se in questo caso a giocare sono degli effetti meramente terreni: le nostre scelte quotidiane, quelle di chi è chiamato a decidere anche a nome nostro (e loro) nelle Istituzioni.“Queste sono le vere carte da giocare per un 2011 con meno violenza e più solidarietà”,  afferma il presidente della LAV Gianluca Felicetti.

Ben sette (e mezzo considerando il Sagittario) sono i segni zodiacali ispirati alle costellazioni che richiamano animali. Qui invece gli animali sono veri, in carne e ossa. Migliaia, milioni, in alcuni casi anche decine di milioni, ai quali auguriamo, con l’impegno di tutti, un anno migliore.

Leone: sarà un anno decisivo per la sorte degli animali ancora reclusi e irrisi nei circhi italiani, circa duemila. La campagna informativa della LAV appena iniziata con le firme indirizzate a Governo, Parlamento e Sindaci, punta a dare un futuro di dignità a loro in centri di accudimento da sostenere e di riscatto per l’arte circense davvero umana. Con la richiesta di destinare i contributi del Fondo dello Spettacolo, fra i cinque e i sette milioni di euro l’anno, ai circhi senza animali.

Scorpione: l’Unione Europea vuole dare una stretta alle cosiddette “specie invasive”. Non dovrà farlo, peraltro inutilmente e con grandi costi etici e monetari, a suon di doppiette. Il primo atto serio è vietarne commercio e detenzione. E sostenere azioni sul campo, come per le nutrie, di limitazione della riproduzione. Speriamo che non accada come la Legge 213 che ancora attende da otto anni dai Ministeri dell’Ambiente e della Salute l’elenco di ragni e scorpioni considerati pericolosi per l’uomo.

Gallina: è l’anno decisivo per la loro liberazione dalle gabbie di batteria. Sta arrivando al pettine il nodo della riconversione voluta da una Direttiva europea che in ben tredici anni ha visto tanti, troppi, allevatori italiani, solo a bussar soldi e deroghe. La legge è uguale per tutti ma non per loro… Intanto è da salutare la possibilità anticipata di scelta di uova “no gabbia” che catene della grande distribuzione come la Coop Italia hanno reso possibile.

Foca: fra poche settimane la nuova stagione di caccia industriale sui ghiacci canadesi sarà la prima effettiva che non potrà contare sul mercato del Vecchio Continente grazie al divieto comunitario dell’importazione di pelli e prodotti, fortemente voluto dalla LAV.

Cane: primo anno di applicazione della recentissima Legge 201 che ha reso reato il traffico dei cuccioli dall’Est europeo e inasprito le sanzioni contro i maltrattamenti. I Ministeri delle Politiche Agricole per il Corpo Forestale, quello della Salute per i Carabinieri Nas, quello dell’Economia per la Guardia di Finanza, quello dell’Interno per la Polizia Stradale, dovranno investire per rafforzare i loro nuclei specializzati d’intervento.

Mucca: dalle parole ai fatti. Se non mangiarne sia in carne che in latte vuol dire dare una mano alla salute nostra e del Pianeta, da Copenaghen a Cancun così come da Milano a Ragusa, perché non iniziare facendo applicare ai Comuni nelle mense scolastiche le Linee Guida del Ministero della Salute che permettono senza problemi, e senza alcun certificato, l’opzione vegetariana?
Per le mucche sfinite dallo sfruttamento, quelle “a terra”, sarà un anno di nuove sentenze per processi già iniziati grazie a nostre denunce.

Lepre: con la nuova iniziativa parlamentare di vietare, finalmente, almeno il libero accesso dei cacciatori nei fondi agricoli, così come con la “punta” alle Regioni che tentano sempre di far sparare di più e in ogni dove (dopo qualche anno, ai soliti Veneto, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana si è aggiunta ora la Puglia mettendo nel mirino gli storni che sono una specie in pericolo a livello europeo) si aprirà una nuova stagione di corsi politici e ricorsi giuridici. E poi, a proposito di danni veri o presunti da fauna selvatica, è bene sottolineare che nei dati ufficiali della Conferenza Stato-Regioni sono in cima le specie immesse proprio dai cacciatori…

Topo: sarà un anno di “riscaldamento” in vista del recepimento della ultima tristemente famosa direttiva europea sulla vivisezione. Il tema? La conquista dello stop ai test cosmetici sugli animali con i tre test ancora possibili per i singoli ingredienti con relativa commercializzazione dei prodotti. Allarme quindi per la prossima decisione della Commissione Europea sull’immancabile richiesta di deroga allo stop previsto dalla stessa Commissione Europea…

Cavallo: con otto indagati per presunto doping nel palio dei palii, quello di Siena, e la conferma della validità dell’Ordinanza ministeriale sulle minime regole per il loro svolgimento, l’anno si apre con la necessità di una legge specifica che riconosca gli equidi come animali d’affezione. Così come lo sono già per milioni di persone. Anche se oltre 100mila di loro finiscono ancora in bistecche fra ippodromi, carrozzelle e allevamenti.

Agnello: gli Stati dovranno approntare l’applicazione del recente Regolamento europeo sulle modalità di utilizzo degli animali nella macellazione. Si potrà rendere obbligatorio lo stordimento preventivo. Sarà questa la migliore cartina di tornasole per chi attacca la macellazione rituale per ben altri scopi.

Gatto: potrà essere l’anno della riforma della Legge 281 per la prevenzione del randagismo che dia gambe alle positive Ordinanze ministeriali emanate. Questa Commissione Affari Sociali della Camera o quella che verrà in caso di nuova Legislatura, affretti questo cambiamento.
E il Ministro dei Trasporti emani il Decreto che attua il diritto di soccorso per gli animali incidentati o in difficoltà, come previsto da pochi mesi dal Codice della Strada.

Pesci: da Bruxelles è in arrivo il nuovo Piano quinquennale d’intervento per il benessere degli animali. Tutti. In mare, nonostante la già pronosticata fine della vita se proseguiranno a questo ritmo le rapine con le reti, continuerà la sofferenza composta da uno stridente silenzio, a prescindere dai tonni rossi in estinzione. Che ne dite di iniziare a fare qualcosa, partendo dal nostro piatto?
Rendiamo davvero nuovo e migliore questo anno, per tutti.

Gianluca Felicetti
Presidente LAV

Copertina del n° 122 di Piccole Impronte

lunedì 20 dicembre 2010

«Botti di capodanno pericolosi anche per gli animali» consigli per proteggerli

La notte di San Silvestro, per tradizione,si sparano petardi e botti vari,oltre ai fuochi d'artificio.Si sa quanto siano pericolosi per l'uomo,ma pochi sanno quanto siano pericolosi per cani,gatti e uccelli che stanno in casa,ma anche gli animali nelle stalle.vivono momenti di angoscia assoluta a causa dei botti,che provocano ogni anno, solo in Italia,la morte per infarto di almeno 500 cani e altrettanti gatti in età avanzata.

Decalogo per i cani:

- Non mostrarsi troppo protettivi, alimenta le loro paure.
- Tenerli in appartamento, meglio se in una stanza in penombra e lontana dai rumori.
- Minimizzare l´impatto dei botti accendendo la musica.
- Non tenerli legati alla catena, potrebbero strozzarsi
- Passeggiare con il cane ben legato al guinzaglio, facendo attenzione per i cani anziani e cardiopatici.
- Assicurarsi per tempo che siano facilmente identificabili con microchip, tatuaggio e medaglietta per i casi di smarrimento.

Decalogo per i gatti:

Non guardarli negli occhi, potrebbero diventare aggressivi.
- Manifestare indifferenza accendendo musica o tv.
- Non lasciarli soli in giardino ed in balcone in quanto potrebbero farsi male, scappare o buttarsi
- Preparargli un rifugio alternativo gia individuato, per esempio sotto il letto.
- Anticipare l´orario dei bisogni e nei casi più gravi chiedere al veterinario di fiducia un blando sedativo per tranquillizzarli. - Assicurarsi per tempo che siano identificabili per microchip o tatuaggio.
- In caso di scomparsa, cercare il gatto in primis nella zona, in genere si nasconde poco distante da casa.

se fugge  preparare una locandina con foto e numeri telefonici da affiggere vicino a casa e diffonderla via internet sui siti animalisti.