sabato 24 aprile 2010

Le piccole grandi cose

Cari Amici umani, quella di oggi non è una notizia ma un appello che spero sarete in tanti ad accogliere.
 Come sapete, anche quest'anno è possibile devolvere il 5x1000 in sede di dichiarazione dei redditi.

Si tratta del meccanismo in virtù del quale il contribuente può vincolare il 5x1000 della propria IRPEF al sostegno di enti che svolgono attività socialmente rilevanti (non profit, ricerca scientifica e sanitaria).

Chi volesse, può donare il proprio 5x1000 a enti che si occupano della protezione, del sostentamento e della cura di animali abbandonati o maltrattati. Tra i tanti, l'ENPA (Ente Protezione Animali), la LAV (Lega Anti Vivisezione) o l'Associazione Animali Persi e Ritrovati rietrano tra i soggetti autorizzati a beneficiare della donazione.

Ma anche tanti canili e gattili possono essere oggetto dell'aiuto di tutti coloro che vogliono dare un contributo economico per il miglioramento della gestione delle varie strutture.

Basta digitare in un qualsiasi motore di ricerca in Rete 5x1000 animali, 5x1000 cani, 5x1000 gatti, 5x1000 canili, 5x1000 gattili e verrà fuori una lista di tutti gli enti o le strutture autorizzate a beneficiare della donazione.
Date una mano a tutti coloro che si prendono cura degli dei nostri amici animali in difficoltà e ricordate che "La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali. M. K. "Mahatma" Gandhi.

venerdì 23 aprile 2010

Compagno dell'ultimo viaggio



Un gatto è in grado di prevedere quando uno dei pazienti di una clinica sta per morire.
Oscar, che vive al Steere House Nursing and Rehabilitation Centre di Providence, Rhode Island, si accoccola accanto ai pazienti poco prima del decesso.

Il dr David Dosa ha dichiarato che in cinque anni Oscar non si è sbagliato neanche una volta.

Il gatto non è molto socievole e generalmente non familiarizza con i pazienti e non si avvicina a loro, tranne a quelli che stanno per morire.

Il dr Dosa e i suoi assitenti si fidano a tal punto delle previsioni di Oscar che quando il gatto salta sul letto di un malato e si acciambella al suo fianco, avvisano i familiari.
Dosa ha scritto un libro su Oscar, Making rounds with Oscar: the extraordinary gift of an ordinary cat, in cui paragona il talento naturale di Oscar a quello che hanno i cani nel riconoscere i tumori con l'olfatto.

"I familiari e gli amici dei malati traggono conforto dalla presenza di Oscar accanto ai loro cari nel momento del trapasso. E' successo che lui fosse lì mentre loro erano assenti", ha aggiunto il dr Dosa.


Fonte: Daily Mail

giovedì 22 aprile 2010

The Power of Love


Nel 1993 alcuni cacciatori italiani hanno ferito gravemente una cicogna femmina in Croazia.

Malena è rimasta zoppa, con un'ala irrimediabilmente danneggiata e i veterinari che l'hanno curata erano certi che non avrebbe volato mai più.

Non potendo fare nient'altro per aiutarla, l'hanno riportata al suo nido pensando che non avrebbe superato l'inverno.

Poi Rodan, il suo compagno, è volato al Sud con i loro piccoli e Malena è rimasta da sola. I veterinari a quel punto si aspettavano di trovarla morta da un giorno all'altro.

Ma le loro previsioni si sono rivelate errate perché la famiglia Vokic, proprietaria del terreno dove Malena aveva fatto il nido, l'ha cibata e tenuta al caldo, aiutandola a superare l'inverno.

Ma la cosa più incredibile è che Rodan non l'ha dimenticata e la primavera successiva è tornato da lei e continua a farlo da 17 anni.

Ogni primavera i due uccelli si accoppiano e danno vita a una nuova nidiata di pulcini.

odan percorre 13.000 chilometri, dal Sudafrica alla Croazia, per accoppiarsi e trascorrere la primavera con la sua compagna, poi torna indietro portando con sé i loro piccoli.

Visto che Malena è rimasta zoppa e ha un'ala paralizzata, tocca a Rodan insegnare ai pulcini a volare e accompagnarli al Sud.

Malena resta nel nido, accudita dalla famiglia Vokic, in attesa che insieme alla primavera ritorni il suo amore.


Fonte: Croatia News

mercoledì 21 aprile 2010

L'apparenza inganna


Cinque cuccioli di volpe sono stati ritrovati in un sacchetto di plastica buttato in un cestino dell'immondizia in un giardino di Stoke Newington, un quartiere di Londra.
E' stato un passante a trovarli e li ha portati immediatamente al Harmsworth Animal Hospital, una struttura gestita dall'Ente Protezione Animali inglese.

All'inizio i volontari dell'Ente pensavano che fossero cuccioli di Staffordshire bull terrier ma immediatamente dopo si sono resi conto che si trovavano davanti a cuccioli di volpe.

Dove sia la madre e come i piccoli siano finiti dentro un sacchetto nell'immondizia rimane in mistero.

Greg Hagen, un dirigente dell'Ente, ha dichiarato: "Se quel signore non li avesse trovati, sarebbero morti. Siamo anche molto preoccupati per la madre che potrebbe essere stata catturata o uccisa".

Le piccole volpi, che sono state battezzate Buddy, Bobby, Tony, Elliot e Lulu, sono state affidate a da Lyn Vaughan, una volontaria, che le ha portate a casa sua.

Lyn lavora anche per la Fox Project Charity, un'associazione che si occupa di volpi orfane o ferite, ed è sempre disponibile ad accudire cuccioli che hanno bisogno di cure e amore.


Fonte: Orange News

martedì 20 aprile 2010

Dispositivo anti-rapina

Un pregiudicato, specializzato in rapine ai danni degli automobilisti, ha scelto l'auto sbagliata: all'interno c'era il cane della proprietaria.
Amber Melena ha adottato Victor, un pitbull di cinque anni, in un canile di Kirkland vicino Washington, dieci mesi fa.
Victor era un cane da combattimento che è stato recuperato dopo una permanenza di due anni in un centro specializzato.
Venerdì scorso il cane ha cominciato a pagare il suo debito di gratitudine nei confronti della sua mamma adottiva.
Amber era  andata a fare la spesa in un supermercato e aveva portato Victor con sé, lasciandolo in macchina.
"Sono uscita piena di buste, ho aperto lo sportello dell'auto e ho messo la spesa dentro, poi mi sono seduta.
Proprio mentre stavo allacciando la cintura, lo sportello lato  passeggero si è aperto e mi sono trovata davanti uno sconosciuto dall'aria poco raccomandabile", ha dichiarato la signora Melena.

"Mi sono spaventata, ho capito subito che l'uomo doveva essere un rapinatore, e anche Victor si è allarmato.
 Ma ha reagito immediatamente, si è sporto dal sedile di dietro verso lo sportello aperto e ha abbaiato forte, solo una volta.
 L'uomo si è ritirato immediatamente ma ha inciampato ed è caduto, poi è fuggito terrorizzato".
 Il pregiudicato è stato arrestato qualche ora dopo dalla polizia, anche grazie alla decrizione di Amber.
 Victor si è guadagnato i complimenti e le coccole degli agenti e tre biscotti dopo cena.

Fonte: KomoNews

lunedì 19 aprile 2010

Linguaggio felino

...i gatti sono dei grandissimi comunicatori! Possiedono addirittura due tipi di linguaggio, uno per i bisogni primari e uno esclusivamente per le confidenze…


Il primo a svilupparsi è un linguaggio “infantile”, quello usato dalla madre con i suoi cuccioli, che le serve per insegnare loro le necessità primarie, come nutrirsi, proteggersi e cacciare.
Questa è poi la stessa forma di comunicazione che i gatti usano con l’uomo, quando questo diventa la loro nuova mamma, ovvero colui che li nutre e li coccola.
Da adulto il linguaggio infantile si trasforma e si aggiungono quelle “parole” necessarie per esprimere i bisogni sessuali, gli atteggiamenti aggressivi per difendere il territorio e comunicare con gli altri simili.
Ma c’è di più!
Sembra che i gatti tra loro parlino anche dialetto, ma solo se sono in confidenza e si conoscono bene.
Due gatti amici emettono dei suoni particolari che utilizzano solo quando sono tra loro e non in presenza di un terzo.
Alcuni gatti, in frasi dialettali, sono in grado di emettere richiami di più di mezz’ora, senza interruzione, modulando la voce in maniera tale da non ripetersi quasi mai.
Complimenti ai nostri mici poliglotti!

domenica 18 aprile 2010

Papà a tempo pieno

Peter Frank, che lavora all'Austria's Schoenbrunn Zoo a Vienna, ha una nuova occupazione che lo sta appassionando più di qualsiasi altra attività: è il papà adottivo di due cuccioli di scoiattolo rimasti orfani.

I fratellini sono caduti da un albero e quando sono stati portati allo zoo erano così gracili e denutriti che Peter temeva che non avrebbero superato la notte.

Frank li sta nutrendo con uno speciale latte iperproteico, usato di solito con i gattini e i cagnolini abbandonati, che somministra agli scoiattolini con una siringa.

"Sono molto forti e stanno facendo enormi progressi", ha dichiarato l'uomo. "Mangiano ogni due ore e dopo ogni pasto faccio un massaggio delicato alla pancia e allo stomaco, per agevolare il processo digestivo, proprio come farebbe la loro mamma".

"Quando saranno abbastanza forti, li riporteremo nel loro ambiente naturale, nel parco che circonda lo zoo. Chissà, forse si ricorderanno di me e qualche volta mi verranno a trovare".

Fonte: Austrian Times