giovedì 16 settembre 2010

Colpi bassi nel centrodestra. Bloccata la caccia in deroga in Veneto e in Lombardia pubblicata da INFORMAZIONE LIBERA il giorno giovedì 16 settembre 2010 alle ore 9.11

Colpi bassi nel centrodestra. Bloccata la caccia in deroga in Veneto e in Lombardia

Buone notizie sul fronte della caccia in deroga. Bocciata ieri in Lombardia, per la seconda volta bloccata in Veneto mercoledì scorso: all’ostruzionismo già attuato dalla minoranza si è aggiunta la mancanza del numero legale nell’aula del Consiglio regionale al momento di procedere al voto.

In Lombardia e in Veneto il centrodestra ha una maggioranza schiacciante, tale da garantire (in teoria) l’approvazione di qualsiasi provvedimento, e da assicurare il numero legale anche in caso di massiccia epidemia influenzale.

Non bisogna essere esperti in dietrologia per intuire i colpi sotto la cintura scambiati fra la Lega Nord (filocaccia) e i finiani ligi alla legalità e memori delle sanzioni europee all’Italia per la caccia in deroga.

Le cose con ordine. La caccia in deroga consiste nell’impallinare animali  facendo uno strappo alle regole (una deroga appunto) alle norme europee di protezione.

In Veneto, la legge detta ammazza fringuelli arrivata nell’aula del Consiglio regionale il 10 settembre consentiva ad ogni cacciatore di uccidere “in deroga” 320 animali fra storni, fringuelli, prispoloni, prispole, frosoni e peppole.

L’opposizione – e soprattutto l’Italia dei Valori – ha presentato migliaia e migliaia diemendamenti, da discutere e votare uno per uno. Un esercizio sfiancante per i politici, e comunque oggettivamente molto noioso.

Ad un certo punto è venuto a mancare in aula il numero legale: la discussione a proposito della legge sulla caccia in deroga riprenderà in data da destinarsi.

In Lombardia la legge sulla caccia in deroga, approdata ieri in Consiglio regionale, concedeva ad ogni cacciatore di stecchire 50 prispole, 25 frosoni, 100 fringuelli, 100 storni, 25 peppole. Ossia 300 animali per ogni cacciatore, oltre 840.000animali  in totale.

E come la mettiamo con la condanna europea all’Italia proprio per via della caccia in deroga in Lombardia? Il direttore della Regione ha avvertito per iscritto i consiglieri regionali che Bruxelles aveva già sollecitato il pagamento delle sanzioni e che nuove leggi in proposito sarebbero state inopportune.

Su questa base l’Italia dei Valori ha presentato nell’aula del Consiglio Regionale unapregiudiziale che chiedeva di non trattare la caccia in deroga. La pregiudiziale è stata votata a scrutinio segreto e, sorpresa!, la maggioranza di centrodestra è stataimpallinata dai franchi tiratori.

Resta ora la possibilità che la caccia in deroga sia varata da Veneto e Lombardia attraverso una delibera di giunta. Ma un fatto sembra chiaro: quest’anno a litigare sull’opportunità di ammazzare o meno fringuelli e affini non sono soltanto ambientalisti e cacciatori.

Su Venice on Air ancora rinviata l’approvazione della legge sulla caccia in deroga in Veneto

Su Agenzia Asca la proposta di legge per la caccia in deroga in Lombardia

Il documento della Regione Lombardia sull’inopportunità di varare una legge sulla caccia in deroga (via il gruppo consiliare veneto di Idv)

Su Brescia Oggi bocciata la caccia in deroga in Lombardia