sabato 3 aprile 2010

giovedì 1 aprile 2010

LA DIETA DEL GATTO


Norme generali per l'alimentazione dei nostri mici

La dieta del nostro gatto deve essere varia ed equilibrata e tenere conto della sua età, del peso e dello stile di vita che conduce.
Si può tranquillamente acquistare cibo già pronto, quello venduto nelle scatolette o le crocchette: sono alimenti completi di tutte le sostanze di cui il gatto ha bisogno. Chi vuole, però, preparare da solo la pappa deve prestare molta attenzione alla scelta degli ingredienti.
La razione quotidiana per un gatto adulto che pesa tra i tre e i cinque chili deve essere di circa 200, 250 grammi di cui 100, 150 grammi di carne (manzo, vitello, pollo o tacchino, ben cotti, senza ossicini e tagliati a pezzettini) o pesce (ottimo il merluzzo bollito). Altro cibo consigliato è l'uovo, per le proteine nobili e la vitamina A, che può essere alternato alla carne 2 o 3 volte la settimana, sodo o crudo senza bianco.
Non devono poi mai mancare circa 40 grammi di riso o patta ben cotti, che contengono carboidrati.
La pappa deve essere divisa in due otre porzioni, a intervalli regolari durante la giornata.
Se il nostro gatto è, però, un gran pigrone dalla vita molto sedentaria e con tendenza ad ingrassare, occorre diminuire la quantità di cibo quotidiana. Se, al contrario, è una sorta di "Indiana Jones" felino ed esce spesso per lunghe scorribande, ha bisogno di recuperare le energie perse.
Attenzione particolare va, infine, prestata, alla dieta dei cuccioli che hanno bisogno di molti grassi, proteine e calcio: a un gattino occorrono almeno 30, 40 grammi di carne o pesce al giorno o, in alternativa, la ricotta e i formaggini studiati per i bimbi.

Fonte: baubaunews.it

mercoledì 31 marzo 2010

Il significato della Pasqua



La Pasqua si sta avvicinando sempre più e sembra che, contemporaneamente, se ne stia allontanando il suo vero significato.

Il mondo sembra sempre più dominato dalle immagini pubblicitarie, dalla sete di potere, dalle macchinazioni politiche, dalle frasi vuote ma con l'effetto che porta all'applauso, dalla vanità, dal denaro nella sua accezione più vile, dalle menzogne, dall'avidità dei più ricchi e dalla crescente disperazione e voglia di non pensare più a nulla di coloro che ogni giorno diventano sempre più poveri.

Dominato dall'indifferenza verso le lacrime altrui, dall'assuefazione al dolore degli altri, che poi, a ben guardare, non sono poi così lontani da noi, dall'insensibilità, dalla superficialità e dall'egoismo.

Dominato da tutto ciò che in realtà non conta. Non conta nulla. Non sono questi i veri valori, non è questo il significato della Pasqua.

La Pasqua è un messaggio di Pace, di rinnovamento, di rinascita, di penitenza e di pulizia morale e spirituale, di riflessione, di introspezione, di miglioramento in tutti i sensi. Il suo simbolo è l'uovo, che significa nuova vita, l'agnello che indica la purezza, la colomba, che porta la pace.

Il mio augurio è che sia una giornata di Pace per tutti gli esseri viventi, anche e soprattutto quelli che non hanno voce, quelli che non possono difendersi, ma che in realtà sono così importanti... Per gli animali.

E per noi, gli animali moderni.


p.s. se potete, non mangiate carne di agnello... una vita appena nata ha il diritto di guardarsi intorno nel mondo... Alle persone gli agnellini ispirano tenerezza, e allora è bene dir loro che a un mese di vita vengono strappati alle madri, costretti a lunghi viaggi terribili ed estenuanti su TIR strapieni, per arrivare a un macello insanguinato in cui gli animali terrorizzati vengono immobilizzati, storditi, appesi a un gancio per una zampa, e lasciati dissanguare, per poi essere fatti a pezzi e finire sulle tavole pasquali. Almeno in questo giorno, lasciamo stare la carne.

Fonte:noianimalimoderni.blog.espresso.repubblica.it

lunedì 29 marzo 2010

Pasqua, appello dell’Enpa per una ricorrenza senza vittime

Si moltiplicano, in rete e non solo, gli appelli per una Pasqua celebrata senza togliere la vita ad altri esseri viventi. Ad essi si unisce l’Ente Nazionale Protezione Animali savonese.

“Nato poche settimane fa – raccontano i volontari dell’Enpa -, Giacomo è un grazioso agnellino che, proprio in questi giorni muove i primi passi sulle sue zampe ancora fragili. Come tutti i cuccioli, ispira tenerezza e simpatia quasi istintuali mentre, sotto l’occhio vigile della madre, inizia a prendere contatto con il mondo. Giacomo è un animale fortunato: a differenza di moltissimi suoi simili non terminerà i suoi giorni prematuramente, finendo in una padella a far compagnia a patate e rosmarino – ogni anno, nel solo mese della Pasqua, sono oltre 714 mila gli animali sacrificati per ‘celebrare’ la festività -, ma avrà la possibilità di vivere indisturbato il resto della sua vita”

“Giacomo, infatti – spiegano i volontari Enpa – è l’ultimo nato di un gregge di pecore ‘abbandonato’ che l’Enpa ha salvato prima dall’annegamento e poi dalla macellazione. La storia però, almeno questa volta, ha un lieto fine. Abbiamo preso in carico tutti gli ovini – spiega l’Ente Nazionale Protezione Animali – distribuendoli tra le nostre sezioni di Parma e Modena e le pecore avranno finalmente la possibilità di vivere indisturbati senza il rischio di finire in padella. Ma non è tutto. Il gregge che abbiamo adottato è diventato il centro di un progetto di educazione ambientale rivolto ai bambini: i piccoli visitano gli animali, imparano a conoscerli, a relazionarsi con loro e a rispettarli”.

“Ma le cose purtroppo non vanno sempre così – sottolineano -. Mancano ormai pochi giorni alla Pasqua e una ricorrenza così felice e serena per milioni d’italiani non lo sarà altrettanto per centinaia di migliaia di ovini, massacrati per imbandire una tavola. Quest’anno però sogniamo un piccolo miracolo; sogniamo che a partire da oggi gli italiani rinuncino all’agnello, sostituendone la carne con un menu vegetariano e permettano così a tantissimi animali di condividere la stessa fortuna di Giacomo”.

Fonte: ivg.it

domenica 28 marzo 2010

IL RICCIO, ABILE NUOTATORE


Sembra strano ma è proprio così! Malgrado l'apparente goffaggine, il riccio è un animale molto agile, in grado di arrampicarsi e anche di nuotare.
L'Einaceus europaeus (questo il suo nome scientifico), vive in Europa e in Asia Minore e misura dai 20 ai 30 centimetri. Il suo habitat è rappresentato dai boschi, ad altitudini non molto elevate, anche se è frequente trovarlo anche nelle campagne e nei parchi cittadini.
E' un animale solitario che vive soprattutto di notte e trascorre la giornata nella sua tana. Durante l'inverno cade in letargo. Ha udito e olfatto finissimi: sembra sia in grado di percepire anche ultrasuoni. Quando si sente in pericolo assume la forma di una palla, posizione che riesce ad assumere grazie a una particolare muscolatura ad anello e alla straordinaria flessibilità della colonna vertebrale. Il riccio ha molti nemici: volpi, martore, gatti e, soprattutto, rapaci notturni come il gufo.
E anche l'uomo che contamina con pesticidi frutta e insetti di cui questo animaletto si nutre.
E' prevalentemente insettivoro, ma spesso compie incursioni nei giardini per rubare il cibo dei cani.
Una curiosità: spesso il riccio produce bolle di saliva che sputa sugli aculei. Non si conosce il reale significato di questo gesto che ha, tra l'altro, provocato, l'uccisione di molti esemplari, perché confuso con i sintomi della rabbia.

Fonte: baubaunews