sabato 3 luglio 2010

E la compagnia aerea si perse il cane

L'ANIMALE NON È MAI STATO IMBARCATO. I SUOI ASPIRANTI PADRONI CONTINUANO A CERCARLO VIA WEB

La disavventura di Paco: trovato in spiaggia e adottato, è stato poi smarrito dagli addetti aeroportuali

MILANO – Brutta avventura per una coppia di giovani canadesi di ritorno da una vacanza in Messico: i due avevano caricato tra i bagagli aerei il loro cagnolino Paco, e all’arrivo in Canada dopo uno scalo intermedio a Detroit non hanno potuto recuperarlo. Il cane era smarrito come una delle tante valigie perse negli aeroporti. Ora la Delta Airlines – compagnia con cui i due ragazzi hanno volato nell’ultimo tratto – oltre a scusarsi e rimborsare i biglietti offre alla coppia 200 dollari a testa. Ma la storia nel frattempo fa il giro della Rete.
LA STORIA – Josiah Allen e la sua fidanzata avevano trovato il piccolo Paco su una spiaggia a Puerto Vallarta, in Messico, dove erano in vacanza. E come spesso accade quando ci si innamora di un cagnolino randagio, si decide di portarlo a casa con sé. I due avevano dunque affrontato tutta la profilassi, vaccini e visite dal veterinario inclusi, per poterlo poi far viaggiare fino alla loro casa, in Ontario, Canada. Ma a destinazione Paco non è mai arrivato. Prima di imbarcarsi sul primo volo –da Città del Messico a Detroit, con Aeromexico, mentre la seconda tratta li portava a destinazione, con Delta Airlines – la giovane coppia aveva potuto far sgranchire le zampe di Paco, per poi rimetterlo nella sua gabbia, come racconta la Abc. È stato questo l’ultimo avvistamento dell’animale, il 3 maggio scorso. All’arrivo in Canada i due hanno chiesto spiegazioni e, dopo molte attese, hanno scoperto che il cane non era mai stato imbarcato. Il giorno seguente poi, grazie alle informazioni fornite in Messico, hanno saputo che Paco aveva seguito i suoi istinti randagi ed era riuscito a liberarsi della sua gabbietta, fuggendo via fuori dal controllo degli operatori aeroportuali. Ma a questa versione – che è poi quella ufficiale della compagnia aerea – i due ragazzi non credono, spiegando che i lucchetti da aprire erano ben due e che ritengono Delta responsabile dell’accaduto.
TAM TAM – Prima ancora di ricevere scuse e risarcimenti da parte di Delta Airlines, è iniziato il tam tam in Rete, scatenato da una lettera scritta da Josiah al blog di Consumerist, che ha poi fatto rimbalzare la storia su altri blog fino a diventare argomento per notizie su quotidiani e siti americani. Proprio dopo tutte queste segnalazioni è arrivata la replica di Delta Airlines che ha così deciso di offrire alla coppia, oltre al rimborso del biglietto per il cane (200 dollari) anche due buoni per voli futuri di 200 dollari l’uno e, ancora, si è offerta di ripagare i ragazzi delle spese sostenute per vaccinare il cane, nutrirlo, e acquistare la gabbia in cui avrebbe dovuto volare fino a casa. Nemmeno questo risarcimento sembra però accontentare i due giovani, che continuano a cercare Paco, usando ancora una volta la propagazione delle notizie e la collaborazione di tutti su Internet.
Eva Perasso

lunedì 28 giugno 2010

Civiltà italiana di più di 100 anni fa.....

Invitiamo quanta più gente possibile ad aiutare gli animali abbandonati o vaganti in territorio a trovare un minimo di ristoro nelle ore più calde della giornata per tutto il periodo estivo (sarebbe meglio...sempre). Non abbiate timore né vergogna nel lasciare un piatto o meglio una ciotola con dell'acqua anche vicino le pattumiere. Non vi costa nulla, quando scendete da casa, riempire la ciotola con dell'acqua fresca. E' un piccolo grande gesto d'amore e d'aiuto verso quei poveri innocenti che sono di passaggio e vagano per le strade cercando il bastardo che li ha abbandonati!! Se non potete fare di più, vi assicuriamo che questo è già un grande aiuto, soprattutto per i piccoli sfortunati vittime dell'abbandono.

domenica 27 giugno 2010

All'Elba un regolamento edilizio per dare un nido alle rondini

MARCIANA MARINA PRIMO COMUNE AD ADOTTARE NORME DEL GENERE

MARCIANA (Isola d’Elba) – E mentre in Toscana sta per partire un censimento per salvare rondini e rondoni, Marciana, all'Isola d'Elba, è probabilmente il primo comune d’Italia ad aver deciso di modificare il regolamento edilizio per ripristinare i vecchi tetti e consentire dunque ai volatili di poter nidificare senza problemi. La delibera, datata 25 maggio 2010, è stata votata da maggioranza e opposizione ed è già entrata in vigore. La normativa è una piccola rivoluzione che guarda al passato perché di fatto ripristina sui tetti del comune le vecchie tegole con i coppi aperti nella prima fila. “Un modo per permettere l’ingresso agli uccelli che usano queste cavità per riprodursi”, spiegano tecnici e ambientalisti.
In collaborazione con il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, nel quale si trova il territorio di Marciana, è stato anche deciso di adottare misure tecniche per agevolare la nidificazione. Come, per esempio, l’utilizzo di intonaci rugosi sotto il cornicione. “Le trasformazioni edilizie sono la causa principale di diminuzione delle specie che da secoli nidificano in città sugli edifici dell’uomo – conferma il sindaco di Marciana, Anna Bulgaresi - con questa delibera il nostro Comune, primo in Italia, vuole dare un segnale positivo a tante altre amministrazioni affinché con poco sforzo si tutelino le nostre rondini e i nostri rondoni”. Soddisfatta anche Franca Zanichelli, direttore del Parco: “Nell’anno della biodiversità non poteva esservi segnale migliore da parte di un comune compreso nel perimetro del parco che dà un esempio positivo che tutti dovrebbero seguire”
Marco Gasperetti